«Il ragazzo della via Gluck»
(Adriano Celentano - Luciano Beretta - M. Del Prete, 1966) (Live in Berlin, 1994) (Françoise Hardy) Questa è la storia di uno di noi. Anche lui nato per caso in via Gluck in una casa. Fuori città gente tranquilla che lavorava la dove c'era l'erba ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà? Questo ragazzo della via Gluck si divertiva a giocare con me ma un giorno disse, vado in città e lo diceva, mentre piangeva io gli domando amico non sei contento vai finalmente a stare in città la troverai le cose che non hai avuto qui potrai lavarti in casa senza andar giù nel cortile. Mio caro amico disse qui sono nato e in questa strada ora lascio il mio cuore ma come fai a non capire è una fortuna, per voi che restate a piedi nudi a giocare nei prati mentre là in centro io respiro il cemento. Ma verrà un giorno che ritornerò ancora qui e sentirò l'amico treno che fischia così "wa wa!" Passano gli anni, ma otto son lunghi però quel ragazzo ne ha fatta di strada ma non si scorda la sua prima casa. Ora coi soldi lui può comperarla torna e non trova gli amici che aveva solo case su case catrame e cemento. La dove c'era l'erba ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà? La la la... la la la la la... Ehi, Ehi, Non so , non so perchè continuano a costruire, le case e non lasciano l'erba non lasciano l'erba non lasciano l'erba non lasciano l'erba, eh no, se andiamo avanti così, chissà... Come si farà, Chissà...
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