«I tuoi artigli»
(Mogol - Gianni Bella)
Tu mi tratti come fossi un cane,
come un gatto tu sfavilli gli occhi tuoi.
Le unghie sono artigli, che dormono però...
diventano consigli se ti rispondo no.
Tu mi parli ma pretendi, questo fai!
Col silenzio mi confondi, dimmi come puoi.
Fai cadere i tuoi indumenti, fino a terra giù...
Surrogato ai sentimenti che tu purtroppo non hai più.
Inesorabilmente, e desolatamente.
Tutto il potere che è nel mondo tu ce l'hai!
Non è vero, che bugiardo, tu ce l'hai!
L'energia di una femminilità,
che non ha mai doveri
e non ha mai pietà.
Ha solo desideri, e pure non ci sta.
No, non è vero, lei ci sta!
Ma se poi tu domani,
se tu non fossi qui con me,
che senso avrebbero le tue virtù?
Tu mi tratti come fossi un cane,
ti avverto che è probabile che ti morderò.
...come fossi un cane...
...come fossi un cane...
Thanks to Massimo Milazzo.
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