«La pubblica ottusità»
(Music: R. Soffici. Lyrics: A. Celentano) Adriano Celentano a Fantastico 8 Anche se qual checosa si sta muovendo qua e là non c'è più scampo.... Lo so tu stai pensando: che quel che conto siamo noi e questo può bastar... Ma intomo a noi niente vivo più che può nutrire questo grande amor; e anche se il cibo non ci mancherà, per la bellezza dei nostri due corpi, l'amore che ci unisce non è fatto solo di noi due Ma di tutto il create che ci circonda e che un tempo, fu il "Giardin Dorato" Il mare sta morendo e un pò del nostro amore sta marcendo insieme a lui; E l'aria che respiro è piena di quei mostri che ha inventato l'uomo E anche se l'aids non ci colpirà, la nostra splendida storia d'amor soffochera senza accorgersi nell'infezione della "Pubblica Ottusità" che con il suo "smerdare" ha oscurato anche i raggidel sole Nell'aria pura, viveva il respiro del nostro eterno amor levigato dai limpidi ruscelli e dai fiumi. E camminavo co te sulla terra sana che, germogiavatra fiori la guarigione per ogni tipo di crisi fra un uomo e una donna fra un uomo e una donna. Ma oramainon c'è più scampo, la "Pubblica Ottusità" ci seppellirà In un alito di peste dei poveri e dei ricchi che sporcanle città. E l'aria che stai respirando è piena di quei mostri che ha inventato l'uomo E l'aria che stai respirando è piena di quei mostri che ha inventato l'uomo Il mare sta morendo e un pò del nostro amore sta marcendo insieme a lui. Il mare sta morendo e un pò del nostro amore sta marcendo insieme a lui.
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